Più di 38.000 euro per realizzare il rapporto ai cittadini 2013 ed il libro con dvd della visita del Papa
E’ della Rubettino l’offerta ritenuta più conveniente per realizzare le due raccolte, compresa quella per Benedetto XVI a meno di due anni dalla sua venuta.
Di GIANLUCA GAMBARDELLA
Oltre alle spese di spedizione (poco meno di 1.500 euro a Poste Italiane), il rapporto ai cittadini spedito dall’amministrazione comunale per certificare quanto fatto in questa prima metà del secondo mandato da sindaco di Gianni Speranza ha anche avuto costi di realizzazione, accomunati in Via Perugini anche però ad un altro “libro riepilogativo”, ovvero quello della visita di Papa Benedetto XVI nell’area Ex Sir avvenuta ad ottobre del 2011 (che per altro compare anche sulla copertina ed occupa le prime due pagine del rendiconto amministrativo).
Già nella passata esperienza l’amministrazione si rese protagonista di un “pacchetto promozione istituzionale” (donato ad ospiti istituzionali o meno di passaggio da Via Perugini) composto dal rapporto ai cittadini 2010 (oggetto di richiamo da parte dell’Agcom perchè spedito nelle case dei cittadini “fuori tempo massimo” rispetto alla campagna elettorale) e dal libro che ricordava la visita in città del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
In Via Perugini si è deciso di non badare molto a spese anche in questa occasione se con determina del 12 giugno (pubblicata solamente il 4 luglio) si sono impegnati 38.370 euro (divisi tra residui dei bilanci del 2011 e 2012 e capitoli del redigendo 2013, per un totale che supera i 36.500 euro totali stanziati per l’intero piano di comunicazione del 2012) tra la realizzazione dei due opuscoli e la stampa di 5000 copie dei Dvd contenenti le riprese della visita del Papa oggi emerito.
Delle aziende contattate (5 le invitate, 3 quelle che hanno risposto) l’offerta migliore il 28 maggio è stata ritenuta quella della ditta Rubettino (la realizzazione e stampa di un opuscolo illustrativo delle attività svolte nei primi due anni e mezzo dell’attuale mandato sindacale e di un volume dedicato alla visita del Papa a Lamezia Terme è stata quantificata in 31.370 euro oltre iva cui va aggiunto l’importo di 1,40 euro per 5000 DVD oltre iva), che ha avuto così la meglio sulle proposte della Pieffe Comunicazione (che offriva un prezzo complessivo di 36.830 euro) e della Abramo Printing & Logistics (la cui offerta era distinta per l’opuscolo “Rapporto ai cittadini di metà mandato” per un importo di 22.387 euro + iva, per il volume “Visita del Papa a Lamezia Terme” per 12.513 euro + Iva).
I “documenti di testimonianza” relativi alla visita di Benedetto XVI si arricchiscono così anche di libri e dvd, dopo che il 30 settembre del 2011 l’amministrazione comunale aveva già stanziato 4.000 euro per comprare 1000 copie dello speciale effettuato dal Corriere della Calabria, cui poi si aggiunsero nel tempo altre spese di comunicazione per la visita del Papa (che ammontano a 6.160 euro secondo la detemina del 30 dicembre 2011) per spazi video sulle tv locali (1.926 euro stanziati) e su altre testate o differenti “impegni accessori” (come i 1500 euro spesi per 3 cartelle portadocumenti).
Fonte: lameziainforma.it
Lamezia, sindaco Speranza: grati al Papa…
Lamezia Terme, 27 febbraio 2013 – Anche il Comune di Lamezia Terme e il sindaco, Gianni Speranza, hanno voluto rendere omaggio al Papa Benedetto XVI nel momento storico in cui rinuncia al suo pontificato.
“Nel momento in cui sua Santità Benedetto XVI lascia il pontificato – ha detto il sindaco – voglio esprimere la mia profonda gratitudine, e credo anche dell’intera comunità di Lamezia Terme, per la sua visita in città il 9 ottobre 2011. Un giorno indimenticabile e storico per Lamezia e l’intera Calabria. Inoltre sento il bisogno di ringraziare la chiesa lametina e il vescovo che sono stati i protagonisti di questa giornata”.
Fonte: lameziatermenews.it
A Palazzo Nicotera si ricorda la visita del Papa un anno dopo
Lamezia Terme, 6 ottobre – “Il Papa a Lamezia un anno dopo” è questo il titolo dell’evento che si svolgerà il prossimo 8 ottobre a Palazzo Nicotera a partire dalle ore 18. L’iniziativa vuol essere l’occasione per ricordare il primo anniversario della storica Visita Pastorale di Papa Benedetto XVI nella città della Piana. All’evento parteciperanno il vescovo di Lamezia, mons. Cantafora, il sindaco Speranza e il vice sindaco Cicione, i volontari della pastorale giovanile, l’Unitalsi, il promoter Ruggero Pegna, i rappresentanti del coro e le forze dell’ordine. Nel corso della serata sarà proiettato il video “Oltre l’evento” realizzato dal giovane regista Marco Cimino sulla memorabile giornata del 9 ottobre 2011, raccontata con delle belle immagini relative ai preparativi e con le considerazioni della gente.
Fonte: lametino.it
Benedetto XVI ad Arezzo: ma quanto ci costa?
Domenica prossima Benedetto XVI si recherà in terra toscana: la “visita pastorale” coinvolgerà la diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e la città di Arezzo.
Costo stimato 500 mila euro, di cui 90 mila dal Comune di Arezzo e 120 mila dalla Regione Toscana. Il resto lo pagheranno Governo, Provincia di Arezzo e Comuni interessati. Cioè tutti noi.
Un giardino pubblico, il Parco del Prato, appena risanato dall’amministrazione, sarà sventrato per fare spazio al solito maxipalco. Confermato l’abituale scenario di una città in stato d’assedio, comprese le strutture ospedaliere, allertate per le possibili emergenze.
Per finire, un fermaglio per la cappa del papa, gentile cadeaudel Comune aretino: in oro massiccio con al centro un bel rubino rosso.
Ma, afferma l’arcivescovo di Arezzo Riccardo Fontana, «tutta la visita è stata organizzata nella sobrietà più assoluta» e nella «parsimonia».
In effetti, rispetto ai due milioni per l’esposizione della Sindone a Torino (2010), agli altri due milioni per la visita di Ratzinger a Lamezia Terme (2011), ai circa quattro milioni per il congresso eucaristico ad Ancona (2011); ai cinque milioni per la beatificazione di Wojtyła (2011), stavolta trattasi di bruscolini.
Naturalmente saranno a carico del Governo le spese per gli spostamenti: in questi casi è generosa consuetudine concedere gli elicotteri dell’Aeronautica Militare Italiana per il trasporto, oltre che del pontefice, del suo segretario personale, del Prefetto della Casa Pontificia, del Reggente, dell’assistente, della scorta della Gendarmeria vaticana e della Guardia Svizzera. E poi i cerimonieri, i fotografi e i giornalisti dell’Osservatore Romano, gli operatori della Tv e della Radio Vaticana, il maggiordomo e il medico di fiducia.
Spicca ma non sorprende – in questo quadro peraltro giulivamente incurante della grave situazione economica del nostro paese – l’acritica, entusiastica adesione a iniziative del genere da parte delle amministrazioni locali che dovrebbero rappresentare tutti i cittadini, non solo quelli appartenenti ad una confessione particolare.
Il sindaco Giuseppe Fanfani prova a prospettare un ritorno a livello di immagine, e non solo, per la città: «La visita di un Papa è un evento eccezionale; è la prima volta che Benedetto XVI viene in Toscana e ha scelto Arezzo; l’evento andrà in mondovisione; in città giungeranno almeno 30mila pellegrini, molti dei quali per la prima volta». Lasciando presagire chissà quali affari per le strutture ricettive del territorio. Peccato che, come è d’uso, l’accoglienza della massa di fedeli verrà abilmente gestita da efficientissimi Enti ecclesiastici.
Uniche voci dissonanti, quella della senatrice radicale Donatella Poretti, che ha presentato un’interrogazione parlamentare sui pellegrinaggi d’oro del papa e quella del Comitato 13 maggio, che ha convocato per domenica un presidio laico in Piazza Zucchi.
Il resto è silenzio. O genuflessione controriformista. Il sedicente “rottamatore” Matteo Renzi invierà il gonfalone di Firenze: quello negato per i funerali dei senegalesi uccisi da un nazista lo scorso dicembre.
Rassegna stampa su intitolazione aeroporto a San Francesco
Aeroporto intitolato a S. Francesco La polemica corre sui social network
Approvata dal Consiglio regionale la proposta d’intitolazione dell’aeroporto internazionale a San Francesco di Paola. Una notizia che ha animato il popolo dei social network (tra cui Facebook e Twitter), non tutti concordi su questa intitolazione. Tanti i messaggi e le diverse posizioni, alcune di rottura, altre spiritose, altre ancora ironiche. Insomma si sono scatenati. A tutti risponde il consigliere regionale lametino del Pdl Mario Magno che asserisce «sono felice di aver firmato insieme al collega Fausto Orsomarso l’intitolazione al Santo Patrono della Calabria, proprio in occasione dei 50 anni del suo Patronato, lo scalo lametino. È un atto di affidamento e riconoscenza – spiega Magno – che le istituzioni calabresi hanno voluto tributare ad una figura nella quale tutti i calabresi, in qualunque parte del mondo si trovano, si riconoscono senza campanili e divisioni. È per questo motivo che, tra i nomi proposti, quello del Santo Taumaturgo è stato quello che ha incontrato il favore dell’Assemblea».
«Si tratta di un’iniziativa – aggiunge Magno – che, oltre ad aver un valore simbolico, ha come obiettivo quello di rafforzare, attraverso il suo figlio piu illustre, l’immagine dello scalo della piana nel mondo, soprattutto alla luce dei lavori di ammodernamento che da qui a breve saranno realizzati grazie ai fondi regionali e comunitari e grazie ai quali l’aeroporto diventerà una struttura all’avanguardia in Europa.
Ma alle tesi di Magno, oltre al gran tam tam dei social network, intervengono i rappresentanti di “Un papa carissimo”, comitato spontaneo per una città laica che sull’intitolazione affermano: «La cosa che più ci rammarica è l’ennesima sottomissione della politica alla religione: viviamo in una società chiaramente multietnica e multireligiosa, per questo riteniamo che sia assolutamente fuori luogo intitolare strutture pubbliche e quindi usufruibili da tutti (cristiani, ma anche musulmani, ebrei, buddisti, induisti, atei, agnostici e cos’altro ancora) a simboli della religione cristiana». «Dopo l’intitolazione dell’ospedale civile a Giovanni Paolo II – proseguono gli esponenti del comitato – dopo lo spreco di denaro pubblico per la visita del Papa e la successiva intitolazione dell’area ex Sir a Benedetto XVI, dobbiamo assistere all’ennesima interferenza della religione nella vita pubblica. Chiediamo lo stop della procedura dell’intitolazione e, se proprio si deve cambiare il nome allo scalo, la scelta ricada su un personaggio i cui valori siano realmente e universalmente condivisi e non riconducibili ad una fede religiosa e, come tali, solo parzialmente rappresentativi». A cui si unisce l’ associazione Quartiere capizzaglie ” che rivolgendosi al presidente del Consiglio regionale Franco Talarico e ai consiglieri regionali lametini, «per noi è un grande dispiacere che dei consiglieri regionali lametini e un presidente regionale votati dalla nostra città anzichè fare proposte costruttive perr il nostro territorio, prima si abolisce l’asl, poi il trauma center ed ora lo scippo del cambia del nome al nostro aeroporto».
Gazzetta del Sud
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Fermare procedura intitolazione aeroporto. Basta con Lamezia città di santi
Lamezia Terme, 13 marzo 2012 – “Apprendiamo dalla stampa che il Consiglio regionale della Calabria ha approvato la proposta di intitolare l’aeroporto di Lamezia Terme a San Francesco di Paola e la cosa che più ci rammarica è l’ennesima sottomissione della politica alla religione”. Così, una nota de “Un papa Carissimo-Comitato spontaneo per una città Laica” che aggiunge: “viviamo in una società chiaramente multietnica e multireligiosa, per questo riteniamo che sia assolutamente fuori luogo intitolare strutture pubbliche e quindi usufruibili da tutti (cristiani, ma anche musulmani, ebrei, buddisti, induisti, atei, agnostici ecc.) a simboli della religione cristiana. Dopo l’intitolazione dell’ospedale civile di Lamezia Terme a Giovanni Paolo II, dopo lo spreco di denaro pubblico per la visita del Papa e la successiva intitolazione dell’area ex-Sir a Benedetto XVI, dobbiamo assistere impotenti all’ennesima interferenza della religione nella vita pubblica. Chiediamo immediatamente lo stop della procedura dell’intitolazione e, se proprio si deve cambiare il nome allo scalo, la scelta ricada su un personaggio i cui valori siano realmente ed universalmente condivisi e non specificatamente riconducibili ad una fede religiosa e, come tali, solo parzialmente rappresentativi. Abbiamo tanti personaggi meritevoli, cittadini e non, – conclude la nota – che appartengono a tutti. Santi li usino le strutture religiose”.
Lameziatermenews.it
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Hanno riportato integralmente la nota i seguenti siti:
approdonews.it
calabria.indymedia.org
globalproject.info
itala.indymedia.org
lagazzettaonline.info
lametino.it
lameziaclick.com
lameziattiva.it
ntacalabria.it
pane-rose.it
strill.it
settimionews.it
Lamezia una città di santi!!!
Apprendiamo dalla stampa che il consiglio regionale della Calabria ha approvato la proposta di intitolare l’Aeroporto di Lamezia Terme a San Francesco di Paola e la cosa che più ci rammarica è l’ennesima sottomissione della politica alla religione.
Viviamo in una società chiaramente multietnica e multireligiosa, per questo riteniamo che sia assolutamente fuori luogo intitolare strutture pubbliche e quindi usufruibili da tutti (cristiani, ma anche musulmani, ebrei, buddisti, induisti, atei, agnostici ecc.) a simboli della religione cristiana.
Dopo l’intitolazione dell’ospedale civile di Lamezia Terme a Giovanni Paolo II, dopo lo spreco di denaro pubblico per la visita del Papa e la successiva intitolazione dell’area ex Sir a Benedetto XVI, dobbiamo assistere impotenti all’ennesima interferenza della religione nella vita pubblica.
Chiediamo immediatamente lo stop della procedura dell’intitolazione e, se proprio si deve cambiare il nome allo scalo, la scelta ricada su un personaggio i cui valori siano realmente ed universalmente condivisi e non specificatamente riconducibili ad una fede religiosa e, come tali, solo parzialmente rappresentativi.
Abbiamo tanti personaggi meritevoli, cittadini e non, che appartengono a tutti. I Santi li usino le strutture religiose.
Un papa Carissimo – Comitato spontaneo per una città Laica
Da Lamezia pellegrinaggio a Roma per udienza con il Papa
Un migliaio in Piazza San Pietro guidati da mons. Cantafora
(ANSA) – LAMEZIA TERME (CATANZARO), 7 MAR – Un migliaio di pellegrini provenienti da Lamezia Terme saranno oggi in Piazza San Pietro per partecipare all’udienza generale con il Papa, Benedetto XVI. A capo del pellegrinaggio c’e’ il vescovo di Lamezia, mons. Luigi Cantafora. ”Dopo la storica visita pastorale a Lamezia del 9 ottobre 2011 – ha detto il vescovo – viviamo con il cuore pieno di gioia l’incontro con Papa Benedetto XVI, che tanta attenzione ha dimostrato per la nostra terra bella”. (ANSA).