6 ottobre 2011: Pensiero Laico
In tempi di crisi economica globale, di stati sull’orlo della bancarotta e di ingenti tagli del governo Berlusconi alle risorse destinate agli enti locali, circa due milioni di euro sono stati deliberati d’urgenza per l’organizzazione della visita a Lamezia Terme del capo della chiesa cattolica.
Per l’esattezza 1 milione 340 mila stanziati dal comune di Lamezia Terme e 600 mila euro deliberati dalla Provincia di Catanzaro e dalla Regione Calabria. A ciò va aggiunta l’area, in pieno piano API, offerta gratuitamente alla curia per la costruzione della nuova cattedrale e per la realizzazione di edifici dedicati all’istruzione, vale a dire, scuole private cattoliche.
Ci sembra inoltre fuori luogo l’affermazione del sindaco Speranza circa il ribasso di aggiudicazione della gara per la sistemazione dall’area Ex SIR: affermare con entusiasmo che è stata aggiudicata una gara con un ribasso di circa il 40% (in realtà è del 49.32%) significa non aver chiaro cosa potrebbe rilevare un ribasso cosi elevato soprattutto in Calabria e nel resto del Mezzogiorno d’Italia.
La chiesa certamente non ha bisogno di tutti questi fondi pubblici perché al proprio patrimonio “sovrano” vanno aggiunti i circa 900 milioni di euro che ogni anno incassa tramite l’8 per mille, e le donazioni che arrivano da ogni parte del mondo. Inoltre il governo italiano l’ha esentata pure dal pagamento dell’ICI, nonostante una sentenza contraria della Corte Costituzionale e la minaccia della UE di aprire un processo all’Italia per “aiuti dello Stato a Enti ecclesiastici”.
Se tutto ciò non bastasse, la curia lametina ha già avviato la macchina del merchandising: sul sito internet creato appositamente per lo storico evento, ilpapaalamezia.it, si vende veramente di tutto: t-shirts, cappellini, foulard, bandierine, ovviamente tutto a prezzi ultrapopolari, perché la chiesa cattolica non può in nessun modo venir meno ai voti di obbedienza, castità e povertà!
Un evento quindi a costo zero per la chiesa lametina. Anzi, l’evento stesso diventa occasione per incassare qualche migliaio di euro. Allora una considerazione ci viene spontanea: dei voti di obbedienza, castità e povertà l’unico rimasto in piedi è solo quello dell’obbedienza… al potere ed al denaro!
Se ancora dovesse esistere il concetto di “laicità dello Stato” (e quindi degli enti pubblici locali) chiediamo ai nostri amministratori perché tutto questo denaro pubblico – prelevato dalle tasche dei contribuenti lametini e calabresi (anche non cattolici) – non sia stato utilizzato per migliorare le pessime condizioni sociali in cui versano molti cittadini calabresi?
Eppure le emergenze in città e nel resto della Calabria sono tante: adeguamento e risanamento delle scuole, realizzazioni di asili nido, creazione di nuovi posti di lavoro, sostegno al reddito con il salario sociale ai disoccupati e ai giovani inoccupati, sostegno ai disabili, sostegno alle pensioni minime, miglioramento del servizio di assistenza domiciliare, abitazioni per le fasce meno abbienti ecc…
Ancora una volta i nostri governanti hanno scelto la scorciatoia del consenso facile giocando sul sentimento religioso dei cittadini, bruciando così due milioni di euro per un evento di poche ore che, nella migliore delle ipotesi, lascerà invece che giustizia e dignità sociale soltanto un vago ricordo nella mente dei cittadini calabresi.
Invitiamo pertanto i cittadini, le associazioni, il movimento, le organizzazioni politiche e sindacali a partecipare al sit-in “PENSIERO LAICO” che si terra giovedì 6 OTTOBRE alle ore 18,30 c/o l’area pedonale di C.so G. Nicotera.
Cna donerà opera da esporre in una piazza
Lamezia Terme, 3 ottobre – Una delegazione di rappresentanti CNA guidata dal Presidente Provinciale Antonio Mauri e dal Presidente della CNA di Lamezia Terme, Fortunato Palmieri ha consegnato alla Diocesi di Lamezia Terme un prototipo in scala di un manufatto “espressione della manualità, dell’impegno, della dedizione e dell’inventiva che contraddistingue la categoria degli artigiani di Lamezia Terme”. L’iniziativa è partita con l’intento della CNA di donare alla città un’opera che contribuisse ad arricchire e ad abbellire la città in occasione della Visita del Santo Padre e che simboleggi “la dedizione al lavoro secondo gli insegnamenti di vita cristiana degli artigiani. In definitiva – specificano come l’opera che si andrà a realizzare sia – un dono alla città in ricordo dello straordinario e lieto evento della visita del santo Padre a Lamezia Terme”.
La Cna ha così deciso, in attesa di esporre l’opera in una piazza che il Comune vorrà concedere, di anticipare i tempi tecnici esponendo un prototipo del manufatto al Museo Diocesano lametino tra i numerosi omaggi offerti dalla popolazione calabrese e lametina al Pontefice. L’opera, ideata da professor Pasquale Cerra e realizzata dal Maestro d’arte Marcello De Paola, sarà interamente finanziata dalla CNA.
Papa a vescovi Calabria, difficile condizione giovani al sud
(ANSA) – CATANZARO, 1 OTT – ”La condizione dei giovani nel Meridione d’Italia e’ particolarmente difficile”. Lo afferma il Papa, che domenica prossima visitera’ la Calabria, recandosi a Lamezia Terme e Serra San Bruno, in un messaggio inviato a suo nome dal segretario di Stato Tarcisio Bertone al presidente dei vescovi calabresi, mons. Vittorio Mondello. Il Papa rileva la condizione di difficolta’ dei giovai meridionali, ma sottolinea anche come essi siano ”portatori di valori profondi, ereditati dalle famiglie e animati dallo spirito cristiano”. (ANSA).
Il Papa a Lamezia, servizio navetta della Multiservizi
Lamezia Terme, 1 ottobre 2011 – Anche la Lamezia Multiservizi, è scritto in un nota, è impegnata, per le proprie competenze specifiche, nell’attività di servizio in relazione alla prossima e storica visita in città di Papa, Benedetto XVI in programma per domenica 9 ottobre. In particolare, su specifica richiesta del Comune di Lamezia Terme, di alcune parrocchie, scuole ed associazioni di volontariato metteremo a disposizione i nostri mezzi del servizio trasporto urbano.Nel dettaglio i nostri autobus urbani trasporteranno i viaggiatori dalle rispettive sedi delle parrocchie della Cattedrale, Bella, Pietà e Rosario esclusivamente fino al punto di raccolta e cambio definito presso l’area del palazzetto dello sport da dove i viaggiatori raggiungeranno l’area ex-Sir con altri mezzi di aziende di trasporto private. Per quanto attiene i dipendenti comunali e le personalità istituzionali e politiche il punto di partenza è situato presso la sede municipale di via Perugini con destinazione diretta l’area ex-Sir. Altri scuolabus saranno messi a disposizione per il trasporto degli alunni della scuola media “Manzoni-Augruso” e del Terzo Circolo Didattico “Don L. Milani”di Santa Lucia, così come con un mezzo adatto sarà assicurato il trasporto dei cittadini con disabilità aderenti all’Associazione Sintonia. A quest’ultimi, oltre a tutti gli studenti, sarà garantito il servizi di trasporto andata-ritorno dall’area ex-Sir senza ulteriori cambi o tappe intermedie al fine di assicurare il massimo controllo e sicurezza dei bambini e dei passeggeri. Come anticipato tutti i servizi saranno realizzati in adesione alle richieste che sono state formulate e a titolo gratuito.
L’area industriale Ex Sir intitolata a Papa Benedetto XVI
Lamezia Terme, 30 settembre – Oggi, negli uffici dell’Asicat il presidente Luigi Muraca ha accolto il Vescovo Luigi Cantafora e gli ha consegnato, assieme al sindaco di Lamezia Gianni Speranza, una targa speciale.
Si tratta di una copia, per il Presule, di quella che verrà posta nell’Area Industriale di Lamezia che sarà dedicata e intitolata a Sua Santità. Una grande targa, quindi, campeggerà nell’area industriale in ricordo dell’importante e storico momento che vivrà l’intera comunità calabrese il prossimo 9 ottobre.
Intanto, il palco inizia ad avere una forma. Vietato avvicinarsi al cantiere, praticamente blindato. Quelle che vi proponiamo sono le poche foto, scattate dagli uffici dell’Asicat questa mattina, che danno l’idea del fermento e dei preparativi che si stanno concludendo nell’area dedicata alla Santa Messa.
Cercare l’assoluto in un mondo materialista
Il certosino Cattellani racconta la vita monastica: valiamo per quello che siamo, non per ciò che facciamo
Sarah Incamicia
Tanti gli appuntamenti promossi ed organizzati dalla diocesi lametina in vista della visita pastorale del Papa. Incontri che trattano temi che si rifanno alla dottrina sociale cristiana con la partecipazione di ospiti importanti proprio per approfondire tematiche che hanno l’obiettivo di offrire una più consapevole conoscenza di temi legati alla grande tradizione cattolica. Un percorso quasi pedagogico diretto alla comunità lametina per avere una preparazione spirituale più adeguata ad accogliere il Santo Padre.
In questa direzione si pone l’incontro che si è tenuto nella chiesa di San Domenico alla presenza del vescovo Luigi Cantafora, molto impegnato per avere in città il Papa che, in un primo tempo, avrebbe dovuto raggiungere direttamente la Certosa di Serra San Bruno, secondo un suo sentito desiderio.
“La sete dell’assoluto nel mondo del contemporaneo” il tema trattato nell’incontro da padre Elia Cattellani. «La vita monastica è ascesi, cura e attenzione per il trascendente che nella vita quotidiana viene negato o dimenticato. L’ascesi è sforzo, fatica, sudore. Il difetto dei nostri giorni è che seguiamo i nostri istinti». Sono alcune delle riflessioni del monaco ospite del convegno sulla vita monastica organizzato dalla diocesi lametina.
Durante il convegno, promossa anche anche dal centro studi “Anthurium” di Francesco Ruberto, padre Cattellani ha incontrato i fedeli nell’antica chiesa di San Domenico di cui è parroco don Pino Falvo.
All’attento e numeroso pubblico il religioso ha detto: «Noi valiamo quello che siamo, prima di valer per quello che facciamo. Se non si vive in comunione con Dio ci si inaridisce. Siamo innestati nella vita divina, perciò dobbiamo sentirci consacrati, dobbiamo appassionarci alla parola di Dio». Secondo Cattellani «la fonte primaria della fondazione monastica è la famiglia cristiana. Oggi», ha fatto notare, «le nostre case somigliano ad alberghi, dove le persone alloggiano senza vivere insieme. Aprite la Bibbia che avete negli scaffali. Santificate la domenica perché è necessario calare la nostra vita nell’energia trascendente che vivifica la nostra giornata».
Il religioso ha anche ricordato la preziosa opera prestata in Calabria da San Bruno che «in questa terra ha affinato la sua esperienza monastica. La sua venuta in questa regione è stata provvidenziale». Padre Cattellani ha poi spiegato come si trascorre la giornata in Certosa, tra studio, preghiera e lavoro. Attualmente nel monastero di Serra San Bruno vivono 14 religiosi, di nazionalità ed età diversa. A guidare la Certosa è il priore Jacques Dupont.
Il vescovo diocesano Cantafora ha ringraziato il monaco per la sua testimonianza. «Stiamo crescendo una generazione astenica di persone che non sanno affrontare il dolore e le difficoltà», ha commentato il presule. Aggiungendo: «Manca la capacità di lottare, di discutere. Dobbiamo riprendere un legame profondo con le giovani generazioni. Dei giovani si parla spesso a sproposito, a loro dobbiamo trasmettere il senso dell’amore vero che è quello per l’assoluto e non per l’effimero che genera indifferenza ed individualismo».
Francesco Ruberto ha evidenziato che in passato “Anthurium” si è molto interessato alla vita e all’insegnamento di San Bruno di Colonia promuovendo diverse iniziative per far conoscere la straordinaria figura del monaco tedesco.
Grazie all’interessamento del centro studi, qualche anno fa, il rettifilo che collega Sant’Eufemia a Sambiase è stato intitolato proprio a San Bruno di Colonia. Inoltre, negli anni passati, all’Ordine dei certosini è stato anche consegnato il premio “Anthurium” e il riconoscimento venne ritirato personalmente dal priore Dupont.
A conclusione dell’incontro padre Elia s’è intrattenuto cordialmente con i fedeli ed ha anche presieduto la celebrazione eucaristica. Gli appuntamenti continuano fino al fatidico 9 ottobre, giorno del grande evento con Benedetto XVI.
gazzettadelsud.it
Da oggi il montaggio del palcoscenico da 40 metri coperto
Sono stati completati nel pieno rispetto dei tempi i lavori appaltati nello scorso agosto di sistemazione dell’area che domenica 9 ottobre ospiterà nell’agglomerato industriale la messa officiata dal Santo Padre. Da lunedì scorso l’area della cerimonia è disponibile per la Curia vescovile, organizzatrice dell’evento, per le necessarie operazioni di allestimento di palco, impianti audiovideo ed altri servizi. Oggi infatti arriveranno i sette Tir che portano i pezzi del grande palcoscenico da 40 metri con copertura. La struttura sarà senza pilastri a vista, in modo da permettere a tutti i fedeli di seguire la funzione religiosa da qualsiasi angolatura, senza alcun impedimento. Un’accortezza importante soprattutto per chi in qualche modo ha difficoltà a muoversi tra la folla, e nel contempo ha la necessità di assistere ad una funzione celebrata personalmente dal Pontefice. Da subito cominceranno le operazioni di montaggio della grande struttura. Per quel che riguarda l’attrezzatura dell’area sembra che resterà anche dopo il 9 ottobre a disposizione dei lametini. La società Lameziauropa proprietaria del terreno pensa di poter organizzare qualche grande evento. Tutta l’area ex Sir sarà ancora nei prossimi giorni oggetto di lavori di pulizia delle strade, sfalciatura della vegetazione a bordo strada ed altre lavorazioni complementari funzionali all’allestimento. Secondo Palazzo Maddamme «in poco meno di un mese è stata attrezzata un’area di circa 80 ettari, provvedendo ad assicurarne la percorribilità del corteo papale, dei mezzi di servizio e di soccorso e dei fedeli a piedi, garantendone una sicura accessibilità. Per consentire un afflusso più ordinato e sicuro è stato ripristinato un preesistente svincolo stradale a raso a Sud dell’attuale ingresso principale alla strada statale 18, funzionale alle operazioni di arrivo e di deflusso dei pullman dei fedeli provenienti da fuori città, l’attraversamento di un canale d’irrigazione prospiciente il palco, nonché il riassestamento di alcune strade di penetrazione riservate al corteo papale, alle autorità ed agli ammalati, come disposto dalle competenti autorità». Oltre ai lavori previsti nel progetto originario, il Comune s’è impegnato a realizzare altre opere di completamento, in parte eseguite, disposte durante gli incontri operativi dalla gendarmeria vaticana, dalla questura e dalla Rai, che curerà la diretta televisiva dell’evento in mondovisione. «Il compito dell’ufficio tecnico del Comune si può pertanto ritenere concluso», si legge ancora nella nota, «avendo portato a termine quanto di competenza dell’amministrazione in ordine alla sistemazione di un’area attrezzata in tempo utile. Un plauso particolare da parte dell’amministrazione va ai tecnici comunali che si sono prodigati senza risparmiarsi in ogni fase, ed all’impresa affidataria dei lavori che ha impegnato una quantità di mezzi ed uomini adeguata al pieno rispetto dei termini contrattuali». Parte delle economie residue a disposizione è stata utilizzata per la fornitura, mediante procedura negoziata, di circa 300 transenne stradali necessarie alla delimitazione della viabilità cittadina che sarà percorsa dal corteo del Santo Padre e che andranno ad incrementare le dotazioni di attrezzatura della sezione lavori comunale.
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