Lettera aperta del Comitato Pro-Serre a Sua Santità Papa Benedetto XVI
Sua Santità, ci rivolgiamo alla Sua persona nella convinzione che possa essere sensibile alle vicissitudini del popolo delle Serre che da ormai mille anni vive all’ombra della Certosa in un reciproco rapporto di stima e rispetto, nonché alla luce di un legame spirituale con il monastero e con i figli di San Bruno che tuttora è molto sentito tra i serresi. La Sua figura, per noi, rappresenta un punto di riferimento dal punto di vista religioso, etico e morale. Siamo certi che Sua Santità è interessata a conoscere in quali tristi condizioni di abbandono si trova questo territorio da anni. Il popolo serrese è oramai abbandonato al suo destino e le parole di denuncia sociale del poeta scalpellino Bruno Pelaggi riecheggiano in modo più che mai attuale nella nostra vallata. La marginalità e l’isolamento rappresentano per noi la regola, purtroppo. La consapevolezza di vivere, o meglio sopravvivere, nella periferia della periferia d’Italia accompagna la nostra vita quotidiana. Come se non bastasse tutto ciò, oggi vengono messe fortemente in discussione anche le conquiste sociali che questo territorio ha ottenuto con grandi sforzi nel corso degli anni. Le forti problematiche ambientali, la mancanza di servizi essenziali, lo spopolamento inesorabile, l’avvio ormai consolidato di un nuovo flusso migratorio, sono malattie che affliggono da tempo questa terra senza che nessuno riesca ad intravedere un pur minimo spiraglio di riscatto sociale. Lo smantellamento ormai quasi totale del presidio ospedaliero, che, tra le altre cose, è stato intitolato proprio a San Bruno, rende le vite di migliaia di persone ancora più precarie. L’acqua che scorre dai nostri rubinetti è putrida e maleodorante. Il già debolissimo tessuto economico locale è sempre più inconsistente. Per queste ragioni, non avendo altro modo per farci ascoltare, indirizziamo a Sua Santità un grido disperato affinché in qualche modo venga a sapere che cosa sta succedendo nella terra che San Bruno scelse come suo eremo. E’ giusto, secondo noi, che Sua Santità venga portata a conoscenza delle reali condizioni in cui si trova il territorio che sta per visitare. A Sua Santità, e all’opinione pubblica nazionale, indirizziamo dunque il nostro appello: aiutateci a non scappare via, aiutateci a vivere ancora nella terra dei Nostri Padri, dove abbiamo la nostra storia, le nostre radici, le nostre tradizioni, la nostra fede, la nostra Certosa.
Il Comitato civico Pro-Serre
Serra San Bruno