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Lamezia, rischio sicurezza nel cantiere della Cattedrale. Ma a Mezzogiorno si risolve, quasi, tutto
Lamezia Terme, 22 settembre – La sicurezza sui luoghi di lavoro deve essere sempre una costante priorità tanto che da sempre si è cercato di normare il settore, si pensi alla famosa “626” abrogata nell’aprile del 2008 con l’introduzione del Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, senza aver poi un riscontro pratico con le tante morti bianche. Fatta questa doverosa premessa, passiamo all’applicazione pratica. Sono stati in molti, questa mattina, a notare la celerità dei lavori di rifacimento della facciata della cattedrale che, già da tempo, presentava grosse crepe e pericolo di caduta cornicioni.
Molti, oggi, erano però con il naso rivolto all’insù per commentare quando stava avvenendo: operai senza alcuna protezione in cima al cestello meccanico e intenti a ridipingere di bianco la facciata giallo ocra della Cattedrale cittadina. Qualcuno si è anche avvicinato facendo notare la cosa a chi dirigeva i lavori. Noi abbiamo fatto il nostro, fotografando.
Ma la pausa pranzo ha portato consiglio, così già a l’una di questa mattina, sotto un sole tutt’altro che autunnale, i due operai sono risaliti sul cestello ad imbiancare la facciata ma, questa volta, concludendo il lavoro con l’imbracatura. Manca ancora il casco protettivo, ma non è detto che possa comparire già domani mattina. E siccome siamo corretti, vi facciamo vedere sia “il prima” che “il dopo incursione”, fotografando anche questa volta.
I lavori, che sono stati appaltati lo scorso 9 agosto tramite procedura negoziata a una ditta di Maratea, per un importo complessivo di 80.249,01 euro (ribasso di oltre il 34%) “comprensivo degli oneri dei piani di sicurezza”, procedono a spron battuto. E non potrebbe essere altrimenti, vista l’imminente scadenza della visita papale.
Numero verde e copertura wireless gratuita per la visita del Papa
La Curia lametina e il Comune di Lamezia Terme, d’intesa, rendono noto che da oggi l’Infocontact ha messo a disposizione gratuitamente il numero verde 800 990 800 dalle 8.00 alle 20.00 sette giorni su sette a disposizione di tutti i cittadini per avere informazioni sulla giornata del 9 ottobre. Tutta l’area godrà di copertura wireless gratuita. Sono state potenziate le celle dei trasmettitori per permettere ai cellulari di funzionare. Si invitano tutti i cittadini che volessero prendere parte alla solenne concelebrazione eucaristica, presieduta dal Papa insieme a tutti i vescovi della Calabria, ed alla recita dell’Angelus in programma per la mattina del 9 ottobre, a prendere contatto con le rispettive parrocchie al fine di accedere all’aria in forma organizzata. Si sconsiglia di arrivare in auto: es. 12 persone che arrivano con tre auto occupano il posto di un autobus che trasporta 52 fedeli. Si fa presente, infatti, che per quella domenica l’accesso all’area, riservato ai possessori di pass, sarà possibile dalle 5.00 del mattino sino alle 7.00.
A questo proposito, dal 5 ottobre sarà predisposto un punto di raccolta, presso la stazione centrale di Lamezia Terme attivo dalle 10.00 alle 18.00, dove si potranno ritirare i pass d’ingresso. Per ogni ulteriore informazione rivolgersi al sacerdote diocesano don Pino Angotti. Subito dopo la celebrazione, il Santo Padre si recherà in Episcopio, nel cuore di Lamezia, attraversando le vie principali della città. Nel pomeriggio lascerà la città della Piana per far visita ai Padri della Certosa di Serra San Bruno, prima di far ritorno a Roma.
La Santa Messa e la recita dell’Angelus della mattina del 9 ottobre, dall’area industriale saranno trasmesse in diretta televisiva su Rai1 ed in mondovisione.
USB Calabria: la Curia invita il Papa a Lamezia. I cittadini pagano
Lamezia Terme – giovedì, 22 settembre 2011
VISITA DEL PAPA A LAMEZIA
Il Sindaco di Lamezia Terme nei giorni scorsi ha risposto su tutti gli organi di informazione alle nostre precise argomentazioni sui costi della visita del Papa a Lamezia.
A suo dire, i soldi (contrariamente a quanto scritto da noi), sarebbero “solo” 500 mila euro per aggiustare l’Area ex Sir e 150 mila euro dati alla Curia per l’organizzazione dell’evento, per un totale di 650 mila euro.
