Al via il Piano Api, ma solo dove sorgerà la Concattedrale

  • Settembre 27, 2011 22:34

di Virna Ciriaco

Lamezia Terme, 27 settembre – Finalmente qualcosa si muove: il Piano Api sta per prendere il via. Almeno secondo quanto diramato da un comunicato dell’Amministrazione comunale che annuncia:“lo scorso 21 settembre, presso lo studio Notarile Panzarella, è stata finalmente sottoscritta la convenzione tra il Comune ed i proprietari delle aree che formano il “Comparto 6” del piano API (Area Polifunzionale Integrata)”. Segnatevi bene il numero del comparto perché lo ritroveremo più avanti”. “La firma della prima convenzione del piano API – fanno sapere da Palazzo Maddamme – costituisce un passo importante per la realizzazione del nuovo centro urbano di Lamezia Terme e posa la prima pietra, dopo 40 anni, del processo programmato di sviluppo del territorio che costituirà il centro futuro della città. Nel complesso – spiegano poi – l’area, ubicata tra i quartieri di Nicastro e di Sambiase, interessa oltre 47 ettari di territorio urbano compreso tra la ferrovia, via Savutano e via Perugini, e la sua individuazione, confermata dal vigente PRG, era già contenuta nel precedente Programma di Fabbricazione redatto non appena venne istituita la città di Lamezia Terme, nell’ormai lontano 1968″.

Sempre dal Comune di Lamezia aggiungono come tale prima stipula di convenzione “costituisce un passo importantissimo che si è potuto concludere grazie alla volontà dell’Amministrazione, che si è impegnata per superare tutti gli ostacoli che un piano così vasto e complesso comporta, e grazie anche all’impegno dei proprietari, che sono riusciti a superare una visione limitata della proprietà individuale mettendo, ciascuno di loro, in comune la propria parte per formare un unico comparto, al cui interno ognuno ha ricevuto, proporzionalmente, la sua quota”.

La suddivisione, tra Privati e Comune, del Comparto n. 6

Ai proprietari, come da progetto planivolumetrico approvato, sono stati infatti ripartiti 22 lotti edificabili mentre il Comune ha ricevuto la superficie complessiva di 37.118 mq, di cui mq 12.730 per la viabilità, 15.007 mq per aree standard, 3.850 mq per aree parcheggi e verde pubblico ed il rimanente per la realizzazione di edilizia pubblica. I proprietari del comparto si sono assunti l’onere della realizzazione della viabilità, dei parcheggi e del verde interno al comparto n. 6 mentre il Comune realizzerà il viale principale.

Comparto n. 6: Lì sorgerà la Concattedrale

Era il numero 161 de Il Lametino (febbraio 2011) quando, sul Piano Api, chiedemmo delucidazioni sullo stato di avanzamento delle pratiche sull’Area. In quella occasione, il dirigente Andrea Iovene ci spiegò quanto pubblicato nel mese di Febbraio sul nostro giornale e che qui, vi riproponiamo, nella parte che riguarda i vari comparti.

“Sembra che almeno per tre comparti, precisamente il 7, il 9 e il 10 si è giunti alla fase definitiva di progettazione. Cosa significa? Iovene spiega che “a questo punto se l’ufficio competente dice che la proposta avanzata dai tre comparti va bene, questi possono presentare domanda al Comune che dà il permesso a costruire. Ad esempio, se ciascuno dei comparti presenta la documentazione tra un mese, questi potrebbero iniziare a costruire già tra due mesi. Dipende ormai solo dalla loro volontà e disponibilità economica”. I tre comparti che potrebbero dare il via all’urbanizzazione in località Maddamme sono due aree alle spalle del comune, un uliveto nei pressi del sottopasso, mentre la terza è quella che si estende proprio sul lato ovest del comune nuovo. Per un quarto comparto, il numero 6, la situazione è più complessa in quanto non si riesce a raggiungere l’unanimità dei proprietari. “Un ostacolo che – spiega il dirigente – la maggioranza dei proprietari vorrebbe ovviare chiedendo all’Amministrazione di avere comunque il via libera sul progetto e diffidando quelli che non vogliono aderire. Questa è una possibilità – aggiunge – che era prevista dal Piano e, cioè, se i proprietari non si mettono d’accordo l’Amministrazione può diffidare i dissenzienti e la maggioranza, può poi procedere all’esproprio di quelli in disaccordo”.

Situazione finalmente sbrogliata, quindi, quella per il comparto n. 6. Si tratta dello stesso comparto, di fronte al Comune nuovo, dove dovrà sorgere la nuova Concattedrale. Quel pezzo di terreno che il Comune donerà alla Chiesa Cattolica, durante la visita del Santo Padre il prossimo 9 ottobre, per realizzare la nuova Cattadrale da intitolare a San Benedetto, patrono d’Europa. E i comparti 7, 9 e 10 che erano lì per iniziare? Non pervenuti. Speriamo, comunque, che il buon esito del comparto n. 6 velocizzi ora tutto il Piano che aspetta ormai da oltre 40 anni d’essere realizzato.

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