USB: Contro il Papa? No a favore dei cittadini!
Noi non troviamo scandaloso che l’amministrazione comunale si accinga ad onorare al meglio la presenza del Papa a Lamezia.
Per moltissimi cittadini cattolici quel giorno sarà un evento da ricordare ed è giusto che l’amministrazione comunale si adoperi affinché l’accoglienza sia degna dell’evento e faccia, quindi, tutto il possibile perché ciò avvenga.
Il punto però è proprio questo, che faccia tutto il possibile, ma non che vada oltre, soprattutto in un periodo come questo.
E’ sotto gli occhi di tutti che stiamo attraversando un particolarissimo momento storico, con una crisi senza precedenti.
Una crisi, lungamente negata dal Governo nazionale e provocata dai mercati finanziari e dalle banche, ma fatta pagare soltanto ai lavoratori. Anzi le banche sono state le prime ad essere state sostenute con aiuti statali. Le manovre di luglio e quella di questi giorni, invece, oltre a non toccare minimamente i redditi dei ricchi, a non combattere l’evasione fiscale (che si aggira in circa 150 miliardi all’anno!) e a massacrare i lavoratori dipendenti, impongono anche pesantissimi tagli alle Regioni e a i Comuni, dando il via alle privatizzazioni di ogni servizio pubblico, che si tradurrà in gravosi aumenti delle tasse locali e nella definitiva sparizione di servizi pubblici essenziali.
Questo è il quadro che vive oggi anche la nostra città: un quadro nel quale il Comune di Lamezia, come altri, si troverà a dover aumentare le bollette dell’acqua, della nettezza urbana, a tagliare servizi ai cittadini meno abbienti, a ridurre gli interventi pubblici.
In tutto questo si inserisce la visita del Papa, visita per la quale il nostro comune ha stanziato 1.340.000 euro (destinati probabilmente a salire, come spesso succede in questi casi), a cui si aggiungerà un’altra bella fetta di euro finanziati da Provincia e Regione, per 2 milioni di euro complessivi.
Gli Enti locali interessati, dunque, già in profonda difficoltà per i tagli previsti (2.000 sindaci hanno sfilato in questi giorni a Milano per protestare), hanno deciso di ridurre ulteriormente i propri fondi, destinandoli alla visita del Papa, anziché ai cittadini.
Ma siamo sicuri che il modo migliore per onorare il Papa ed il pensiero religioso che lui rappresenta, sia quello di far pagare un così alto tributo alla comunità?
Tra l’altro, al di là del programmato intervento di restauro di alcune chiese storiche della città, non esiste ancora un dettagliato elenco di come si intendano investire, voce per voce, queste risorse, visto che per l’adeguamento dell’area ex sir, nella delibera comunale è prevista solo la generica voce “lavori”, mentre ben 150.000 euro sono stati messi a disposizione della Curia, sic e simpliciter.
Oltre a ciò, sempre il nostro Comune, ha concesso sempre alla Curia un’area pubblica nella quale non solo si costruirà una nuova cattedrale (ce n’era davvero bisogno?), ma si costruiranno anche edifici dedicati all’istruzione; scuole cattoliche quindi, proprio nel momento in cui si assiste inermi allo sgretolamento della scuola pubblica.
Tutto ciò ci sembra davvero eccessivo e assai fuori luogo, anche in considerazione del fatto che altri comuni che hanno ospitato il Papa, si sono comportati assai diversamente ed in considerazione del fatto che la Chiesa che già fruisce dell’esenzione di tutte le tasse, Ici compresa, per tali eventi gode del contributo dei cittadini attraverso l’elargizione dell’8 per mille.
La Chiesa, dunque, si accolli questa visita, evitando che i cittadini, già ingiustamente chiamati a sacrifici enormi per riparare ai danni provocati dagli affaristi e dagli speculatori, paghino sulle proprie spalle anche questo evento.
Quindi, senza voler scadere nella retorica, ci auguriamo che ci sia un ripensamento che la Chiesa intervenga direttamente con finanziamenti propri e che almeno parte di quei soldi stanziati dai vari enti, comune, regione, provincia, vengano destinati ad un sostegno concreto per quelle famiglie di nostri concittadini (purtroppo sempre più numerose), che non riescono a far fronte più neanche al sostentamento quotidiano.
Crediamo che questo sia un modo giusto, concreto e coerente per onorare la visita di una figura religiosa come il Papa.
Anche contro questa violenza ai cittadini, in occasione dello sciopero generale del 6 settembre, la USB invita tutti a partecipare alla manifestazione regionale che si svolgerà proprio a Lamezia Terme, in piazza Italia (quartiere Sant’Eufemia-vicino stazione centrale).
Federazione Provinciale Lamezia – Catanzaro