Benedetto XVI in Calabria, il meglio e il peggio sulla visita del papa
Una veloce rassegna del meglio che si legge, in queste ore, a proposito della visita di Joseph Ratzinger in Calabria – prevista per domani presso Lamezia Terme e Serra San Bruno.
Mentre l’Ansa ci segnala che l’attesa “cresce a dismisura” (cosa che deve essere stata quantificata con sofisticati macchinari elaborati per l’occasione), è il sindaco di Serra Bruno Rosi, all’AdnKronos, a rammentarci le cause storico-morali dell’evento. “La visita del Papa è un dono del cielo”. Non c’è altra spiegazione.
L’auspicio del vescovo di Lamezia Terme, Luigi Cantafora, è invece che la visita non resti solo negli “annali” (o, aggiungiamo noi, nei vuoti delle cassaforti pubbliche), ma anche “nel cuore di tutti: lascerà un segno forte di speranza e di rinascita”. Che è poi la linea del Pd regionale, confermata dal consigliere regionale Antonio Scalzo.
“L’auspicio – ci spiega – è che questo storico evento sia da stimolo per una ripartenza concreta di Lamezia Terme, contribuendo a risvegliare in ognuno di noi quella fiducia e quell’ottimismo di cui tutti, in questo periodo, abbiamo bisogno in modo da realizzare effettivamente ‘quel sussulto di speranza’ a cui mirabilmente ed efficacemente ha fatto di recente riferimento il vescovo, mons. Luigi Cantafora”.
Il meglio, però, ci arriva dalle colonne del Quotidiano della Calabria. Che, in un articolo dal titolo “Benedetto XVI in calabria, i fedeli affronteranno il maltempo”, parte dalla visita del pontefice cattolico per aggiornarci sulle variazioni metereologiche previste per il weekend. Copieremo e incolleremo i passaggi salienti del pezzo.
“Sarà caratterizzata dal freddo e dalla pioggia, purtroppo per i fedeli, la visita del Papa in Calabria. Domani mattina migliaia di persone si ritroveranno nell’area ex Sir a Lamezia Terme, per salutare e dare il benvenuto a Benedetto XVI e proprio per la giornata di domani è prevista, già dalle prime ore del mattino, una perturbazione proveniente da nord, che farà abbassare le temperature di circa 10° rispetto ai giorni scorsi (saranno comprese tra i 14 e i 17 gradi), e piogge anche con rovesci a carattere temporalesco, durante il corso della giornata”.
“Solo a meta mattinata (intorno alle 11), potrebbe esserci una pausa con qualche schiarita ma già dalle 12 la pioggia dovrebbe riprendere a cadere ed anche a carattere temporalesco. Dopo Lamezia Terme, nel pomeriggio, papa Benedetto XVI si recherà alla Certosa di Serra San Bruno e anche nelle montagne vibonesi, le condizioni meteo non saranno delle migliori. Continueranno ad essere presenti precipitazioni fino alle 18 circa, anche se in maniera decisamente più debole rispetto alla mattinata”.
Papa a Lamezia, Senese: “Rispettare le leggi”
“In anni di organizzazione di grandi concerti e spettacoli in tutta la Calabria, ho visto e conosciuto tantissime persone, avuto a che fare con numerose Amministrazioni pubbliche, trovandomi nelle situazioni più disparate, che sono sempre riuscito bene o male a fronteggiare. Ma ancora oggi, non riesco a non restare a bocca aperta, tra l’esterefatto e il senza parole, di fronte all’ennesimo colpo inferto a tutte quelle agenzie che lavorano con professionalità e impegno in tutta la regione”. Lo afferma in una nota il promoter Maurizio Senese. “Sebbene questa volta la questione non mi riguardi direttamente – organizzo esclusivamente concerti e spettacoli, prosegue il comunicato-, mi sento in dovere di denunciare quanto accade a Lamezia Terme, in un’occasione così importante come quella dell’arrivo del Papa in Calabria. Quasi tutti i servizi necessari per la realizzazione di questo storico evento sono stati affidati mediante bando pubblico, come da legge è previsto che sia. Ma dicevo quasi tutti: l’organizzazione è stata affidata, come di consueto, alla solita agenzia locale, che da mesi si era in ogni modo proposta per l’occasione. Il tutto, ovviamente, senza una benché minima traccia di bando, in barba ad ogni normativa vigente. Mi chiedo come sia possibile che il sindaco di Lamezia Terme Gianni Speranza e l’assessore alla Cultura Gaetano Grasso abbiano potuto permettere un procedimento simile, contrario a tutti i regolamenti e dannoso sia per l’immagine dell’Amministrazione comunale, sia per quella dei suoi rappresentanti: a loro ricordo che sono stati investiti dagli stessi cittadini a rivestire un ruolo di responsabilità, tale da dare esempio di legalità, necessaria per la gestione dei soldi pubblici. Certo e sicuro della risposta che darete per sfuggire a un metodo che sembra eseguito in maniera non chiara, aggirando ostacoli e ponendo come giustificazione l’interesse della curia e dello stesso vescovo di Lamezia Terme. La trasparenza e la correttezza sono da sempre sinonimo di qualità: un evento di un’importanza così elevata, non può sottovalutare simili aspetti né ammettere comportamenti di tale approssimazione, che rischiano di andare a discapito della riuscita dello stesso. Dopo tanti anni, di fronte a queste situazioni, ancora mi stupisco”.
J’accuse dissidenti Idv e AmoLamezia: città lustrata per il Papa ma lavoratori senza stipendio
“La vicenda della coop Ciarapanì che ormai da molti mesi non riceve le spettanze dovute, grazie anche al mancato pagamento del Comune di Lamezia, come di altri comuni, alla Lamezia Multiservizi per l’opera fornita,la dice lunga sulla sensibilità e sull’attenzione dell’Amministrazione Speranza”. Così, in un nota congiunta, il gruppo dissidenti Idv Lamezia e l’Associazione AmoLamezia. “Riesce, non si sa come, a trovare un fiume di denaro per la venuta del Papa, a regalare circa 9000 metri quatrati di terreno alla Curia per costruire una nuova cattedrale, ma c’è proprio necessità? (ci son o già a Lamezia 36 chiese) e la cosa che lascia sbigottiti si concede la possibilità di costruirvi sullo stesso terreno pure una scuola privata. Si stanno lustrando le strade dove deve passare il Papa, per presentare una città che non esiste,una realtà lontana dai bisogni veri della gente. Mente tutto il resto rimane abbandonato a se stesso vedi, solo per fare un esempio, i parchi e il verde, che dopo avervi speso una cifra assai considerevole, denaro pubblico,sono impraticabili,dimenticati e diventati luoghi dove vi si può trovare soltanto siringhe,bottiglie rotte, sterpaglie, di tutto e di più. Il Comune concede gratis le navette tramite la Multiservizi,mentre i lavoratori della stessa Multiservizi, devono ancora ricevere la 14° mensilità e si sono visti bloccare pure i buoni-pasto. Nel momento in cui l’Amministrazione plaude, giustamente, all’arrivo nella nostra città di sua santità, Benedetto XVI, dall’altra si dimentica,speriamo momentaneamente, degli ultimi d icui ci parla spesso e ben volentieri Gesù di Nazareth, nell’Evangelo. Sembra ai piùche vivono quotidianamente i problemi concreti di questa città, che i due aspetti siano inconciliabili, quando il dettame evangelico dice il contrario. Sembra oggi più che mai che le apparenze prevalgono e assurgono a valori laddove invece le necessità primarie sono dimenticate e assumono il significato di disvalore. Ci sentiamo offesi e indignati dall’atteggiamento, che poi sono delle azioni palpabili e materiali,non solo di questa amministrazione comunale,lontana mille miglia dai problemi quotidiani, ma anche da una certa chiesa così poco attenta concretamente alle istanze e alle speranze degli ultimi e dei diseredati,che erano i principali per non dire il fiore all’occhiello dell’azione dell’unico Salvatore.Nel dare il sincero benvenuto al Papa,pensiamo anche che se lo stesso Papa,fosse a conoscenza dei problemi reali che vive gran parte delle famiglie lametine , avrebbe sicuramente molto da ridire sia sull’operato dell’amministrazione comunale sia su quello di quella parte della Chiesa così lontana dalll’insegnamento cristiano”.
Manifestazione del sette ottobre a Cosenza – lo speciale di indyradio, interviste e racconti della giornata
Se non sei riuscito a seguire lo speciale sulla manifestazione del sette a Cosenza segui il link e ascolta!
ASCOLTA QUi lo speciale di indyradio http://calabria.indymedia.org/article/5488
Questa puntata di indyradio offre uno speciale sulla manifestazione contro la crisi del 7 ottobre svoltasi a Cosenza. In piazza 1000 tra studenti medi e universitari, ambientalisti della rete difesa territorio, precari, docenti, lavoratori delle ferrovie, migranti, comitato prendocasa, cittadini che protestavano contro la legge bavaglio, attivisti lametini contro gli sprechi per la visita del papa e tante altre realtà. Arrivati al comune gli attivisti hanno esposto uno striscione Cosenza Antifascista… perchè Cosenza è antifascista, infine dopo la manifestazione molti si sono fermati alle porte di equitalia, simbolo delle vessazioni deterinate dall’attuale governo che pensa di risolvere la crisi facendola pagare solo ai cittadini inermi dissanguati fino all’estremo. Equitalia è stata già negli scorsi gioni oggetto di volantinaggio da parte dello sportello san precario che denunciava l’enorme e crescente pressione sui cittadini esercitata dall’autorità statale attraverso gli uffici di equitalia.