J’accuse dissidenti Idv e AmoLamezia: città lustrata per il Papa ma lavoratori senza stipendio
“La vicenda della coop Ciarapanì che ormai da molti mesi non riceve le spettanze dovute, grazie anche al mancato pagamento del Comune di Lamezia, come di altri comuni, alla Lamezia Multiservizi per l’opera fornita,la dice lunga sulla sensibilità e sull’attenzione dell’Amministrazione Speranza”. Così, in un nota congiunta, il gruppo dissidenti Idv Lamezia e l’Associazione AmoLamezia. “Riesce, non si sa come, a trovare un fiume di denaro per la venuta del Papa, a regalare circa 9000 metri quatrati di terreno alla Curia per costruire una nuova cattedrale, ma c’è proprio necessità? (ci son o già a Lamezia 36 chiese) e la cosa che lascia sbigottiti si concede la possibilità di costruirvi sullo stesso terreno pure una scuola privata. Si stanno lustrando le strade dove deve passare il Papa, per presentare una città che non esiste,una realtà lontana dai bisogni veri della gente. Mente tutto il resto rimane abbandonato a se stesso vedi, solo per fare un esempio, i parchi e il verde, che dopo avervi speso una cifra assai considerevole, denaro pubblico,sono impraticabili,dimenticati e diventati luoghi dove vi si può trovare soltanto siringhe,bottiglie rotte, sterpaglie, di tutto e di più. Il Comune concede gratis le navette tramite la Multiservizi,mentre i lavoratori della stessa Multiservizi, devono ancora ricevere la 14° mensilità e si sono visti bloccare pure i buoni-pasto. Nel momento in cui l’Amministrazione plaude, giustamente, all’arrivo nella nostra città di sua santità, Benedetto XVI, dall’altra si dimentica,speriamo momentaneamente, degli ultimi d icui ci parla spesso e ben volentieri Gesù di Nazareth, nell’Evangelo. Sembra ai piùche vivono quotidianamente i problemi concreti di questa città, che i due aspetti siano inconciliabili, quando il dettame evangelico dice il contrario. Sembra oggi più che mai che le apparenze prevalgono e assurgono a valori laddove invece le necessità primarie sono dimenticate e assumono il significato di disvalore. Ci sentiamo offesi e indignati dall’atteggiamento, che poi sono delle azioni palpabili e materiali,non solo di questa amministrazione comunale,lontana mille miglia dai problemi quotidiani, ma anche da una certa chiesa così poco attenta concretamente alle istanze e alle speranze degli ultimi e dei diseredati,che erano i principali per non dire il fiore all’occhiello dell’azione dell’unico Salvatore.Nel dare il sincero benvenuto al Papa,pensiamo anche che se lo stesso Papa,fosse a conoscenza dei problemi reali che vive gran parte delle famiglie lametine , avrebbe sicuramente molto da ridire sia sull’operato dell’amministrazione comunale sia su quello di quella parte della Chiesa così lontana dalll’insegnamento cristiano”.